Ore 11 di un Sabato qualunque, se non fosse per il tam tam mediatico che è seguito dopo la notizia dell'arrivo di un nuovo paziente al REMS (Residenza per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza) di via Lombardia a Capoterra. Si tratta infatti di una persona nota alle cronache, Luigi Chiatti, noto sotto l'appellativo di "Mostro di Foligno", nomignolo che si attribuì lui stesso, in seguito agli efferati crimini di cui si macchiò negli anni '90, quando rapì e in seguito uccise due bambini. Luigi Chiatti, reduce da 22 anni di reclusione scontati nel carcere di Prato, è stato indirizzato nella struttura Capoterrese di nuova apertura, dove per tre anni sarà soggetto a riabilitazione sotto stretto controllo medico, al termine del quale una commissione medica valuterà se continuare la terapia in Rems o se sarà necessario ricondurlo in una struttura detentiva. Gli stessi suoi legali, tramite il Fatto Quotidiano, hanno affermato che sarà altamente improbabile che il loro assistito possa ritornare in libertà e invitano a evitare allarmismi inutili.
“Chiatti – ha detto il suo legale, l'avvocato Bacino – non tornerà libero. Passati anche questi primi tre anni in Opg o Rems la sua pericolosità sociale dovrà essere nuovamente valutata e se accertata la custodia verrà prorogata. E teoricamente potrebbe succedere anche a vita”. Lo stato mentale di Chiatti è stato valutato l’ultima volta a luglio dal tribunale di sorveglianza di Firenze. Secondo i periti non è stato riscontrato alcun minimo atteggiamento di rimorso o di dolore per i fatti commessi. Il quadro psicopatologico presenta aspetti di particolare gravità che inducono a ritenerlo persona socialmente pericolosa“. Inutile dire che la popolazione Capoterrese non ha accettato di buon grado la notizia. I social network son stati inondati di post di protesta verso la amministrazione Locale e contro il Sindaco, accusati di non avere impedito l'arrivo del Chiatti. Lo stesso Sindaco, trovatosi a sua insaputa in questa buffera, ha dichiarato a mezzo stampa di non essere stato interpellato (leggi l'articolo su Hinterland Cagliari) anche perchè per questioni di questo tipo le competenze spettano ai Prefetti, per cui anche una ferrea opposizione da parte di Francesco Dessi' sarebbe stata comunque vana. Inoltre su facebook è nato un gruppo intitolato "Mostro di Foligno a Capoterra riuniamoci per sbatterlo fuori!!!". Mobilitazione anche da parte di un folto numero di Capoterresi che si sta adoperando per tirar su una comitato di protesta per manifestare davanti alla REMS. Le motivazioni di tanto sgomento sono la paura che l'ospite del REMS possa sfuggire dalla struttura, nonostante la direzione della stessa abbia assicurato che l'ospite sia controllato 24h su 24 da due guardie giurate.
Ma in molti si sono dimenticati della struttura gestita dall'Asl che in località Sa Perda su Gattu, strada che dal cimitero conduce a Poggio dei Pini, ospitava pazienti dello stesso calibro del soggetto in questione, se non addirittura peggio. Pazienti che tranquillamente uscivano e scorrazzavano liberi per le vie del paese a tutte le ore. Personaggi dal macabro passato che interagivano con la popolazione indisturbati. Evidentemente è l'era facebook che detta le regole su quali siano i pericoli per la popolazione... Un altro fondato timore della popolazione è che la Sardegna possa tornare ad essere, come nel passato non troppo remoto, una colonia penale per criminali, vista la nostra particolare condizione geografica: oggi psicopatici, domani le scorie nucleari.
Capoterra oggi non parla d'altro. Vien da chiedersi se questa mobilitazione avverrà ad ogni nuovo ingresso nel REMS o se verrà riservata solo alle personalità tristemente note alla cronaca nera. L'unica certezza è che gli ospiti della struttura, famosi o meno, saranno tutti di quel calibro. Struttura che, per la sua particolarità, è stata la prima ad essere inaugurata in Italia ed è all'avanguardia in Europea, come ha sottolineato l'Assessore regionale Arru. La struttura sarà gestita dalla Asl 6 di Sanluri e, nonostante qualcuno creda che sia nata solo per i sardi, ospiterà criminali da tutta Italia. L'assessorato regionale infatti ha chiarito che lo scopo è quello di avvicinare si i sardi sparsi nelle Opg della penisola ma anche quelli che secondo i giudici hanno necessità di una particolare terapia.
Oltretutto, il "mostro" si tratterrà molto probabilmente pochi mesi, forse fino a Natale, fin quando non verranno completati i lavori presso la REMS che aprirà in Umbria. Fino a quel momento tutti i costi saranno a carico della Asl umbra.
Ad ogni buon conto, questa sembra a tutti gli effetti una bella gatta da pelare per Sindaco e amministrazione, il quale si trova ad affrontare anche il malcontento popolare creatosi in seguito alla notizia di una imminente apertura di un centro di stoccaggio di ceneri, proprio a ridosso del territorio del nostro Comune, il tutto in piena campagna elettorale in vista delle future e vicinissime elezioni.