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Cabiddu, consigliere SEL, scrive alla Commissione di Garanzia

Il consigliere comunale Cabiddu, fa ricorso al comitato di garanzia perché sia riconosciuto il suo gruppo Sel "Su Entu".

Troppo silenzio a cui sempre seguono parecchie polemiche. Per questo, gli iscritti al gruppo Sel del Circolo SEL "Su Entu", di cui fa parte il Consigliere comunale Giuseppe Cabiddu, lasciando per la propria strada il Circolo Berlinguer con l’assessore Carla Melis, hanno preso più volte carta e penna per chiedere il riconoscimento. Nessuna risposta. In questi giorni, stanchi del silenzio e di essere considerati figliastri cattivi, hanno scritto alla Commissione di Garanzia della Federazione di Cagliari e a quella Nazionale di Roma.

«Con la presente il Gruppo di iscritti SeL, in forza dell'articolo 18 dello Statuto SeL adisce alla presente Commissione di Garanzia SeL della Federazione di Cagliari al fine di ottenere una corretta e legittima applicazione dello Statuto – scrive Paolo Marongiu, portavoce del gruppo – questa comunicazione fa seguito a quella dell’8 e del 18 maggio, del 7 luglio e del 3 dicembre dello scorso anno. Si chiede a codesta Commissione di Garanzia di attivarsi secondo le proprie prerogative e competenze, sia in relazione alla mancata risposta da parte del Coordinamento Provinciale di Cagliari per la richiesta di riconoscimento e, nel merito, per lo stesso mancato riconoscimento e ratifica come Circolo SeL da parte del Coordinamento Provinciale e del Coordinamento Regionale ciascuno nella propria competenza» Conclude Marongiu.

Quattro richieste tra mail e raccomandate aperte al Coordinamento provinciale e a quello regionale a cui è seguito solo un profondo silenzio. Il Consigliere Cabiddu e i numerosi iscritti si sentivano beffati. Si sentivano i figliastri del partito. Erano considerati le pecore di Sel, probabilmente colpevole di essersi sganciati dalla politica portata avanti dall’assessore Melis e dal Circolo Berlinguer.

È stato scritto più volte, su questo Sito il motivo della separazione. Lettera di Cabiddu e articoli a cui non sono mai arrivate precisazioni o rettifiche da fare. Una politica fatta di silenzi immotivati a cui gli iscritti de Su_entu non ci sta. L’ingegner Gianni Pontoglio, autosospeso dal partito, probabilmente anche per queste inadempienze, così descrive il silenzio dei vertici regionali: «In ogni caso resto fermamente convinto che provocare un tale malumore tra i compagni, negando il riconoscimento ufficiale di un circolo con oltre 20 partecipanti senza addurre una valida motivazione scritta, come previsto statutariamente, lasciando trascorrere il tempo in modo opportunista e gratuito, alla faccia della trasparenza, sia un errore molto più grave del mio. Peccato che un luogo di discussione e di aggregazione, per di più formato da compagni preparati, impegnati e disinteressati, resti fuori dal partito. É avvilente, preoccupante e tra l'altro contrario a quanto auspica e richiede da sempre il portavoce nazionale di SEL. Un simile errore merita, seri approfondimenti e pesanti conseguenze per chi lo commette in assenza di una vera ragione » Conclude Pontoglio.

Secondo quando prevede lo Statuto, la Commissione di Garanzia ha un mese di tempo per rispondere. Per dire un sì o un no. Perché questo limbo in cui deve operare Cabiddu e il suo gruppo è diventato da troppo tempo invivibile.

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