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In Olanda per consegnare una "targa"

12906 groningen windmill and city viewLa notizie apparsa sul giornale online Hinterlandcagliari.it è di quelle che lasciano fin troppo spazio all'immaginazione. Dopo i viaggi a Milano per pubblicizzare il turismo capoterrese al MIT [leggi articolo] da parte di alcuni "esponenti" del consiglio comunale, domani, Sindaco e consigliere, partiranno alla volta di Groninga, in Olanda, per consegnare, udite udite, una "Targa" agli emigrati capoterresi che lavorano lì. Ufficialmente è stato comunicato che si tratta di uno scambio culturale tra Capoterra e Olanda per dimostrare la vicinanza da parte delle istituzioni locali alla comunità capoterrese che vive e lavora all'estero.

Inoltre seguirà la consegna di una targa in onore di tutti i lavoratori espatriati che si sono distinti per merito nell'ambito lavorativo e in particolar modo nel settore della ristorazione. Ora non è chiaro se il Comune di Groninga sia stato scelto a caso o ospiti veramente una così folta e produttiva comunità capoterrese.

Dopo l'ultima esperienza al MIT, dove non è seguita nessuna relazione dettagliata sugli obbiettivi raggiunti dalla pubblicità proposta alle agenzie turistiche, ci aspettiamo che almeno da questo costoso viaggio il Sindaco e il suo fedele consigliere comunichino in consiglio i nomi delle persone incontrate e quali siano i tanto acclamati successi nel mondo imprenditoriale raggiunti da i fortunati che riceveranno la targa.

La domanda che sorge spontanea è la seguente: come mai due rappresentati istituzionali come il Sindaco e il consigliere Corda, anziché incentivare e premiare il lavoro dei propri concittadini che vivono e pagano le tasse a Capoterra hanno invece optato per un viaggio di migliaia di chilometri lontano da Via Cagliari?

Non sarebbe giusto motivare gli espatriati a ritornare nella propria terra magari investendo e trasmettendo la propria esperienza ai giovani capoterresi che si trovano oggi privi di lavoro e mezzi per costruire il proprio futuro?

Sia chiaro che l'operato degli emigrati sardi all'estero è notoriamente esemplare e noi non ci sogneremo mai di sminuirlo, però è giusto valorizzare il duro lavoro di chi ha scelto di lottare e lavorare nella/e per la propria terra tra mille difficoltà.

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