Nel territorio del Comune di Uta, in mezzo a secolari ulivi, laddove prima sorgeva l'Azienda Agricola Planemesu, che produceva prugne secche, verrà costruito il più grande impianto termico solare d'Italia. La Sardinia Green Island ha presentato il progetto per una centrale da 15MWe all'Assessorato all'Ambiente per avviare le procedure di Scoping relative all'impatto ambientale che, l'impianto, avrà sul territorio circostante. La superficie complessiva corrisponderà a 186 ettari, in località "Su Coddu e sa Feurra" a circa 5Km a sud dal centro abitato di Uta e poco più di 7 km a Nord-Ovest di Capoterra.
L’impianto sarà del tipo a torre centrale con fluido termo-vettore e accumulo a sali fusi, una miscela di KNO3 e NaNO2. Questo tipo di impianto è costituito da una torre centrale alla cui sommità è posto un ricettore verso cui viene convogliata la radiazione solare riflessa da diversi eliostati (dischi solari dinamici) posti a semicerchio rispetto alla torre. Questi eliostati, montati su particolari meccaniche, seguono il sole autonomamente per convogliare quanta più radiazione possibile per tutta la giornata. Il fluido presente all'interno della torre, riscaldato, genererà vapore che a sua volta metterà in movimento la turbina. Gli ingegneri della Sardinia Green Island fanno sapere che la scelta di utilizzare sodio liquido e sali fusi è dovuta al fatto che sono oltre che estremamente redditizi dal punto di vista termodinamico sono, dal punto di vista di impatto ambientale, ecosostenibili. La durata dell'impianto è stata calcolato in circa 30 anni, dopo di che, l'impianto, in quanto non più redditizio, verrà demolito.
L'immagine ha solo lo scopo di rappresentare quello che sarà l'impianto una volta ultimato. Fonte: google
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