Ululando alla Luna. Ricicloni atto II

valgono le sensazioni che spero di essere riuscito a trasmettere, ovvero di desolazione, incuria, menefreghismo, maleducazione, arroganza, ignoranza e quanto altro strettamente correlato a questi termini, che rispecchiano comportamenti umani sempre più in auge e, pare, addirittura vincenti. Ognuno ha le sue colpe e le sue responsabilità, dirette e/o indirette, in percentuali diverse ma comunque distribuite su più fronti.
Le ha l’Amministrazione Comunale; le hanno gli Enti e gli Organismi preposti al controllo, alla tutela e alla valorizzazione del territorio; le hanno i cittadini che, magari vedendo, però non parlano o comunque non segnalano, sperando che lo facciano altri (quelli “impegnati”, che hanno tempo da perdere o vogliono mettersi in evidenza, etc.); le hanno in quantità più elevata, sicuramente gli imbecilli, che, purtroppo, diventano ogni giorno più numerosi e stanno pian piano vincendo la battaglia dell’illegalità e della prepotenza, contro l’ormai sparuto gruppo di cittadini onesti e rispettosi dell’ambiente, che sembrano ormai obsoleti, proprio come la macchina fotografica che ho utilizzato per testimoniare quanto in argomento. Non ho altre parole e se le avessi, non le pronuncerei, perché tanto non servirebbero a niente.
Quelle già dette e scritte, da te, come da me e da altri, sono più che sufficienti a comprendere il problema da affrontare immediatamente e senza indugi. Perchè non si tratta di affrontare solo il degrado ambientale (importante e serio), ma di ricreare pedagogicamente un senso civico ormai assente, attraverso una cultura condivisa della legalità e del rispetto, una coscienza sociale giunta praticamentre ai minimi termini, curare menti profondamente distorte, abitudini inveterate, sbagliate e anche indirettamente incoraggiate, dall’assenza di controlli efficaci e continuativi, provvedimenti e sanzioni esemplari.
Per cambiare veramente rotta, vi è necessità assoluta di una “rivoluzione” interiore a livello individuale e sociale, che, per sperare si realizzi, abbisogna a sua volta di essere stimolata e corroborata dalle autorità tutte, non solo a colpi di leggi, norme e decreti ma, soprattutto, di fatti concreti espressi diuturnamente, di atti preventivi, educativi e informativi, importanti e convincenti; di messa in opera di strumenti tecnologici deputati alla videosorveglianza, ma anche di “punizioni” esemplari nei confronti di chi sbaglia e viene colto in flagrante. Altrimenti abbiamo già perso e stiamo vanamente ululando alla Luna la nostra impotenza. Ancora “forza paris”. Ciao!
{yoogallery src=[/images/stories/piscinas/] width=[150] height=[100] title=[Is Piscinas] style=[lightbox] thumb=[polaroid] rel=[lightbox[Is Piscinas]] }Gianfranco Ghironi
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Commenti
Fortunatamente fioccano le multe a proposito, ma nulla pare scoraggiare chi, senza alcun motivo, deturpa la nostra Capoterra.
Mi chiedo: che quoziente intellettivo possa avere un essere che dopo anni dalla partenza della raccolta differenziata, non sia ancora capace a buttare il vetro nel cestino blu e l'umido in quello marrone?
Mi chiedo quanto possa essere MISERABILE un'essere che, preferisce rischiare sanzioni e faccia, portando le macerie in campagna, piuttosto che dare qualche euro alla discarica inerti?
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